Nel mese di marzo 2011, le esportazioni di caffè brasiliano sono aumentate del 55%, rispetto ai dodici mesi precedenti. Tale risultato è da attribuirsi all’aumento del prezzo del caffè sui mercati internazionali.
Nel mese di marzo 2011, il Brasile ha esportato caffè per un valore totale di 647,6 milioni di dollari, segnando un aumento del 55% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Tale risultato è da attribuirsi, non tanto ai volumi esportati (che sono pressocchè invariati), quanto all’aumento esponenziale del prezzo del caffè sui mercati internazional. Il Consiglio degli Esportatori di Caffè del Brasile, Cecafé, ha infatti cominicato che nel mese di marzo sono stati esportati 2,7 milioni di sacchi da 60 chilogrammi, per un aumento limitato all’1,3%. Guilherme Braga, direttore generale del Cecafé, ha dichiarato in un comunicato stampa che "per quest’anno i prezzi dovrebbero rimanere ai livelli attuali in quanto c'è un equilibrio tra consumo e produzione". Nel primo trimestre le esportazioni hanno raggiunto il valore totale di 1,86 miliardi di dollari, segnando un aumento del 61% rispetto allo stesso periodo del 2010.
Per quanto riguarda i paesi di destinazione, i maggiori acquirenti di caffè brasiliano sono i paesi europei (55%), seguiti dagli Stati Uniti (23%) e dal Sud America (3%). Per quanto riguarda i singoli paesi, nel primo trimestre i maggiori acquirenti sono stati gli Stati Uniti con 1,66 milioni di sacchi (20%) seguiti dalla Germania con 1,6 milioni di sacchi (19%), dall’Italia, con 742.000 sacchi (9%), dal Belgio con 637.000 sacchi (8%) e dal Giappone, con 532.000 sacchi (7%).
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