Al fine di favorire le opere indispensabili per la realizzazione dei mondiali di calcio del 2014 e delle Olimpiadi del 2016 in Brasile, il Presidente brasiliano Lula ha firmato un pacchetto che comprende anche le risorse finanziarie per la costruzione/ristrutturazione di porti ed aeroporti e che rivede i limiti di indebitamento dei comuni.
In tale occasione, alla fine del mese scorso, il Presidente brasiliano ha voluto rispondere alle critiche di coloro che lo accusano di ritardi nell’esecuzione dei lavori per le ristrutturazioni necessarie per la buona riuscita di questi grandi eventi sportivi, affermando che il Brasile ha già seguito in maniera opportuna il rito della scelta delle città che accoglieranno le partite dei mondiali.
I porti avranno un ruolo importante nell’ambito di questi eventi: il ministro Pedro Brito, della Segreteria Speciale dei Porti della Presidenza della Repubblica, ha sottolineato che gli investimenti nel settore hanno lo scopo di preparare i terminali portuali alla permanenza di navi passeggeri nelle città e, come ha commentato Brito, serviranno “da alternativa alla scarsità di hotel”. La cifra che il governo federale ha stabilito di destinare ai porti (di Salvador, Recife, Natal, Fortaleza, Santos, Rio de Janeiro e Manaus) ammonta a 740 milioni di Reais, circa 336 milioni di Euro. Altri 5,5 miliardi di Reais, circa 2,5 miliardi di Euro, sono previsti invece per le ristrutturazioni degli aeroporti di Belo Horizonte, Brasilia, Cuiabá, Curitiba, Fortaleza, Manaus, Natal, Porto Alegre, Recife, Rio de Janeiro, Salvador, Guarulhos (San Paolo) e Viracopos (Campinas). Infine, con la Legge di Responsabilità Fiscale, il governo ha modificato il limite di indebitamento di alcune delle 12 città che ospiteranno i mondiali, al fine di consentire il recupero delle risorse finanziarie e l’inizio dei lavori. Si tratta di una misura di legge contingente, studiata appositamente per la realizzazione dei progetti finalizzati alla realizzazione di questi eventi sportivi, al termine dei quali verrà ripristinata la normativa in vigore precedentemente.
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