Il Brasile investe sulle energie rinnovabili, sulla gestione delle acque e sul trattamento dei rifiuti.
“[…] lo sviluppo delle fonti rinnovabili assieme al consolidamento dell’idroelettrico è una priorità, una questione di interesse nazionale”: questo è quanto dichiarato dal Ministro brasiliano per le Miniere e l’Energia a proposito del secondo Piano di accelerazione e crescita lanciato dal Governo del Brasile, che prevede lo stanziamento di 270 miliardi di dollari destinati all’energia e all’ambiente tra il 2011 e il 2014.
L’Amministrazione di Brasilia e gli Stati brasiliani maggiormente industrializzati in particolare hanno deciso di investire al fine di ampliare i servizi infrastrutturali e di favorire le imprese che operano nella green economy; tra queste ultime non rientrano solo quelle legate all’energia e ai biocarburanti, ma anche quelle attive nelle gestione delle acque reflue e nel trattamento dei rifiuti solidi.
Si prospettano quindi grandi opportunità visto e considerato il fatto che il Brasile si candida a diventare nel 2012 il quarto Paese a livello mondiale nell’eolico per capacità installata, rappresenta già il secondo produttore al mondo di etanolo e offre molteplici possibilità per quanto riguarda l’energia solare, la gestione delle acque reflue e il trattamento dei rifiuti solidi.
Andressa Brandalise di Promamb /Fiema, la Fiera internazionale della tecnologia per l’ambiente, ha commentato “Il Brasile ha bisogno di tecnologia per l’ambiente. È il momento di investire in questo settore. Le opportunità sono più evidenti per i gruppi di grandi dimensioni ma ci sono spazi anche per le imprese piccole e medie, magari in partnership con soggetti locali”.
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