Il principale istituto mondiale di eventi associativi, l’ICCA (International Congress and Convention Association), conferma il Brasile in 7° posizione nella sua classifica annuale recentemente pubblicata. Con 39 eventi in più rispetto all’anno precedente (nel 2009 sono stati 293 gli eventi internazionali ospitati), il Brasile è il primo e unico Paese latinoamericano a occupare questa posizione dal 2006. Secondo i dati emersi dallo studio Icca, il Paese è cresciuto del 15,4% contro un tasso medio di crescita mondiale nettamente inferiore e pari al 10,8%. Inoltre, tra i Paesi che hanno registrato il maggiore aumento del numero totale di eventi organizzati lo scorso anno, il Brasile si classifica al 5° posto.
Dallo studio emerge un forte decentramento nell’organizzazione degli eventi nel Paese. Nel 2003, difatti, quando Embratur intraprese il programma dedicato alla promozione degli eventi internazionali nel Paese, le sedi ospitanti erano 22 città brasiliane; nel 2009 si contano invece 48 città con São Paulo a fare da “capo fila” classificata al 18° posto nel ranking mondiale delle città. Questo il commento del ministro del Turismo Luiz Barretto: “Quando una città ospita un evento internazionale, significa che è anche in grado di accogliere questo specifico segmento di turisti e trae beneficio dall’attività economica che l’evento genera. Il decentramento, quindi, contribuisce a creare occupazione e reddito in diverse regioni del Paese. Lo sforzo del ministero va esattamente in questa direzione: qualificare le destinazioni e favorire così la crescita delle economie locali, contribuendo a ridurre le disparità regionali”.
Dallo studio emerge un forte decentramento nell’organizzazione degli eventi nel Paese. Nel 2003, difatti, quando Embratur intraprese il programma dedicato alla promozione degli eventi internazionali nel Paese, le sedi ospitanti erano 22 città brasiliane; nel 2009 si contano invece 48 città con São Paulo a fare da “capo fila” classificata al 18° posto nel ranking mondiale delle città. Questo il commento del ministro del Turismo Luiz Barretto: “Quando una città ospita un evento internazionale, significa che è anche in grado di accogliere questo specifico segmento di turisti e trae beneficio dall’attività economica che l’evento genera. Il decentramento, quindi, contribuisce a creare occupazione e reddito in diverse regioni del Paese. Lo sforzo del ministero va esattamente in questa direzione: qualificare le destinazioni e favorire così la crescita delle economie locali, contribuendo a ridurre le disparità regionali”.
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