Nei primi due mesi del 2010 il BNDES - Banco Nacional de Desenvolvimento Economico e Social – ha concesso investimenti massicci per la realizzazione dei progetti infrastrutturali brasiliani: in gennaio ha erogato 3,2 miliardi di euro, il 74% in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno, e 3,5 miliardi di euro a febbraio, con un aumento del 66% rispetto allo stesso periodo del 2009.
Lo scorso anno il BNDES aveva concesso 57 miliardi di euro e la proiezione ufficiale di quest’anno prevede una concessione di finanziamenti per un valore di 52,5 miliardi: il BNDES ha reso noto che il valore totale dei finanziamenti previsti, sebbene sia inferiore a quello dello scorso anno, dovrebbe essere sufficiente perché si aspetta che il mercato privato assuma un ruolo più attivo nel mantenimento degli investimenti in aumento. Tuttavia, la Presidenza della Repubblica non ha una visione altrettanto ottimistica della questione e teme che le capacità di finanziamento del BNDES non bastino a soddisfare la crescente domanda nell’area delle infrastrutture e a realizzare i megaprogetti previsti dal PAC (Programma di Accelerazione della Crescita).
La centrale idroelettrica di Belo Monte e il Trem-Bala - progetto per la linea ferroviaria ad alta velocità che collegherà Rio de Janeiro e San Paolo – richiederanno da soli circa 14,5 milioni di euro nei prossimi anni, e in tale budget non sono compresi: le linee di trasmissione dagli impianti idroelettrici sul fiume Madeira, la costruzione della centrale nucleare di Angra 3, gli investimenti miliardari per complessi nell’area petrolchimica e la creazione di un “gigante nazionale” nell’area dell’energia.
Il settore finanziario privato è molto riluttante a entrare in progetti come quelli sopra citati (Bel Monte e Trem-Bala) perché richiedono un enorme volume di risorse e non sono considerati investimenti “sicuri”.Inoltre, se il Tesoro, che sta studiando una nuova capitalizzazione del BNDES, decidesse di fare un ulteriore stanziamento affinché quest’ultimo possa disporre delle risorse necessarie per portare a termine i progetti infrastrutturali, tale iniziativa, considerando che tutto il nuovo credito è finanziato da emissione di debito, potrebbe compromettere i conti pubblici.
Lo scorso anno il BNDES aveva concesso 57 miliardi di euro e la proiezione ufficiale di quest’anno prevede una concessione di finanziamenti per un valore di 52,5 miliardi: il BNDES ha reso noto che il valore totale dei finanziamenti previsti, sebbene sia inferiore a quello dello scorso anno, dovrebbe essere sufficiente perché si aspetta che il mercato privato assuma un ruolo più attivo nel mantenimento degli investimenti in aumento. Tuttavia, la Presidenza della Repubblica non ha una visione altrettanto ottimistica della questione e teme che le capacità di finanziamento del BNDES non bastino a soddisfare la crescente domanda nell’area delle infrastrutture e a realizzare i megaprogetti previsti dal PAC (Programma di Accelerazione della Crescita).
La centrale idroelettrica di Belo Monte e il Trem-Bala - progetto per la linea ferroviaria ad alta velocità che collegherà Rio de Janeiro e San Paolo – richiederanno da soli circa 14,5 milioni di euro nei prossimi anni, e in tale budget non sono compresi: le linee di trasmissione dagli impianti idroelettrici sul fiume Madeira, la costruzione della centrale nucleare di Angra 3, gli investimenti miliardari per complessi nell’area petrolchimica e la creazione di un “gigante nazionale” nell’area dell’energia.
Il settore finanziario privato è molto riluttante a entrare in progetti come quelli sopra citati (Bel Monte e Trem-Bala) perché richiedono un enorme volume di risorse e non sono considerati investimenti “sicuri”.Inoltre, se il Tesoro, che sta studiando una nuova capitalizzazione del BNDES, decidesse di fare un ulteriore stanziamento affinché quest’ultimo possa disporre delle risorse necessarie per portare a termine i progetti infrastrutturali, tale iniziativa, considerando che tutto il nuovo credito è finanziato da emissione di debito, potrebbe compromettere i conti pubblici.
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