Boom nel consumo procapite di caffè che nell’ultimo anno ha battuto ogni record.
Il caffè piace sempre di più ai brasiliani e le tazzine giornaliere aumentano. Secondo una relazione pubblicata lo scorso febbraio dalla ABIC (Associaçao Brasileira das Industrias de Café), le cifre sono da record. Nel periodo tra Novembre 2011 e Ottobre 2012, il consumo porcapite è stato di ben 6,23 chili di caffè in chicco crudo l’equivalente di 4,98 chili di caffè torrefatto, pari a quasi 83 litri annui di bevanda per abitante. Una crescita del 2,10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente che fa oggi del Brasile il primo consumatore su scala mondiale di caffè, oltrepassando altri paesi tradizonalmente amanti del chicco nero come Italia, Francia, USA. Nello stesso periodo è stato anche registrato il consumo di 20,33 milioni di sacchi con una crescita del 3% rispetto al 2011. Secondo l’Associazione “Il brasiliano, sta’ consumando più tazzine di caffè al giorno, perché stà diversificando la bevanda; durante il giorno, passa dal classico caffé -filtrato- (consumato in tutte le case...) all´espresso all´italiana, al caffè in cialda, al cappuccino e ad altre varie combinazioni che stanno dando successo al mercato”.
Il motivo, secondo l’ABIC, è da imputare all’aumento del consumo tra le classi definite B,C,D, ossia quelle medio-basse e tra gli abitanti delle regioni del Nord Est.
Anche le previsioni per il futuro non deludono e si stima di arrivare al 3% entro la fine dell’anno.
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