Le concessioni brasiliane di infrastrutture calamitano investimenti privati da tutto il mondo. Cifre stimate di 175 miliardi di euro.
Concessioni pianificate destinate alle infrastrutture. Così l’economia verde oro punta ad attrarre caspitali privati pari a 470 miliardi di Reais (circa 175 miliardi di euro). L’annuncio è stato fatto lo scorso 27 febbraio dal Ministro ad Interim delle Finanze, Nelson Barbosa, in occasione della 40esima riunione plenaria del Consiglio di Sviluppo Economico e Sociale (CDES). Stesse intenzioni e stessi dati sono stati presentati agli esponenti dei governi inglese e americano. Insomma il Brasile rallenta la sua corsa ma non rinuncia al programma di innovazione infrastrutturale avviato dalla Presidenza Lula.
Tre i settori chiave in cui si concentreranno gli investimenti nei prossimi anni: porti, aeroporti e rete ferroviaria.
L’impegno finanziario previsto per il segmento portuale sarà di 20 miliardi di euro per i prossimi 5 anni, che verranno investiti principalmente in opere di modernizzazione nei porti di Salvador, Recife, Natal, Fortaleza, Santos, Rio de Janeiro e Manaus. Le procedure per l’assegnazione dei lavori si concluderanno entro il 2014. Sono invece 270 gli aeroporti destinati alla ristrutturazione, mentre è prevista, entro l’anno, la privatizzazione dei due grandi scali di Rio e Belo Horizonte. Il piano ferroviario riguarderà infine 100 KM di linee per un totale di 35 miliardi di euro. Ancora poco tempo alla conclusione delle gare per l’espansione e l’ammodernamento della rete ferroviari, fissata entro l’anno.
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