Dopo una flessione nel 2009, l'economia brasiliana è tornata a crescere nei primi mesi del 2010 e le prospettive future appaiono buone.
Per la ripresa è stato determinante il ruolo dell'industria, che rappresenta circa il 25% del PIL del paese sudamericano. I segni si erano intravisti già verso la fine del 2009, quando il settore industriale ha registrato una variazione positiva del 19% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il Brasile ha la base industriale più diversificata dell'America Latina e il merito dell'attuale ripresa è da attribuire al comparto dell'industria estrattiva e della trasformazione, in quanto sono ripartite le esportazioni di materie prime verso la Cina, che si erano arrestate in modo brusco a partire dal 2008. Anche i contributi statali hanno contribuito a migliorare l'andamento dell'industria: il Governo brasiliano ha infatti concesso degli incentivi a sostegno del consumo privato, che hanno incrementato la domanda di elettrodomestici, prodotti dell'elettronica e mezzi di trasporto. Il rischio è che la spesa del governo per fronteggiare la crisi non sia sostenibile sul lungo periodo e che ciò porti in futuro il paese a intraprendere delle misure restrittive.
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